Le parole di Antonio Percassi, presidente dell’Atalanta, sono quelle di un uomo pieno di gioia e ricco di gratitudine per la sua squadra. Le ha raccolte il Corriere di Bergamo in un’intervista del giorno dopo il trionfo di Anfield. La Dea è diventata la quinta squadra italiana ad espugnare “l’Università del pallone” come la definisce il presidente. Prima c’erano riuscite solo Genoa, Roma, Fiorentina e Udinese. Una vittoria per 0-2 contro uno dei reparti offensivi migliori al mondo, una vittoria dopo l’umiliante 0-5 subito a Bergamo dagli uomini di Klopp.
Un Percassi che trasuda di emozioni quando dice di non essere riuscito a dormire, “troppa felicità, troppa adrenalina”. L’emozione di un presidente ex giocatore nerazzurro che ha guidato la società dalla Serie B ad Anfield. “Vedere i miei giocatori schierati all’Anfield è stato un mix di incredulità ed onore, prima di tutto. È uno stadio che rappresenta la Storia del calcio internazionale dove ci gioca una delle squadre più forti al mondo”. E poi la prestazione sublime dell’Atalanta: “una partita straordinaria dal primo all’ultimo minuto, con una prestazione incredibile da parte di tutti i giocatori e con una grande strategia da parte del mister”.
Il presidente non dimentica neanche il momento difficile di Ilicic e l’importanza di Gasperini per il suo recupero: “Devo riconoscere che è stato bravo il mister a sostenerlo in un momento delicato, gli ha dato spazio e Josip è tornato il campione che tutti conoscevamo. C’è voluto del tempo nel quale l’unico modo per riportarlo ai grandi livelli era quello di farlo giocare. Il mister ci ha creduto fermamente e ha avuto ragione”.
Percassi ha una parola per tutti, per mister Gasperini che è diventato il condottiero di una squadra rivelatasi “perfetta”, un uomo che ha “una marcia in più”, per Romero, l’ultimo arrivato, “un gigante” in difesa, ma per tutta la squadra che ha datto tutto e si è spesa per l’obiettivo.
Ma non manca neanche una risposta a quella parte di tifo che ha avanzato critiche dopo il pareggio contro lo Spezia. E qui esce l’umiltà, il mantenere i piedi saldi a terra del presidente dell’Atalanta Percassi: “Questo è il dramma vero che ti fa cadere le braccia. Pareggi una partita e diventa la fine del mondo. Ma noi siamo l’Atalanta e non è un caso che il primo obiettivo resti sempre e comunque la salvezza. Tutto quello che arriva in più è fantastico”. E aggiunge: “Non ci si rende conto dei miracoli che una società di provincia sta facendo. Siamo un modello di gioco, societario e di investimenti che tanti ci stanno copiando. Quelli che criticano non sono atalantini, perché la squadra va sempre sostenuta soprattutto nei momenti di difficoltà.”
Infine, Percassi parla di Bergamo, di quanto sarebbe stato bello festeggiare questo trionfo insieme. Il presidente, infatti, dedica la vittoria ai bergamaschi: “Il miracolo di Liverpool ha fatto felice un popolo che ha sofferto l’iradiddio. Questa vittoria è per lui. L’Atalanta è la vera e unica gioia che i bergamaschi hanno in questo momento. La senti la gente che dice: “Per fortuna c’è l’Atalanta”.
Autore: Emanuele Morabito
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