Preferisco la coppa. Carlo Ancelottil’ha sempre detto, ma fino a stasera non aveva mai vinto in trasferta in Champions League da allenatore del Napoli. Il successo arriva stasera, al termine di una partita bella, a tratti davvero elettrizzante, decisa dagli attaccanti ma caratterizzata anche da diverse incertezze difensive, da una parte all’altra. Il volto della gara, per certi versi, è quel Kevin Malcuitentrato, nel bene o nel male, in quattro dei cinque gol visti stasera alla Red Bull Arena. A rubare la scena, però, ci sono da un alto Dries Mertens e dall’altro Erling Braut Haaland: il belga eguaglia e supera Maradona, poi sforna l’assist per il 3-2 definitivo. Il norvegese, semplicemente, è una forza della natura da comprare domani, per qualsiasi club di alto livello. E poi c’è Lorenzo Insigne: regala al suo tecnico la vittoria e anche un abbraccio che sa tanto di pace ritrovata. I sorrisi del Napoli, stasera, sono davvero di più dei mal di pancia. Le nubi, i casi di mercato, i desideri e le suggestioni per il futuro sono rimandati a domani. Oggi il Napoli di Ancelotti vince, con i suoi campioni di sempre.
MILIK FUORI. INSIGNE (DI NUOVO) ANCHE, LUPERTO PER MANOLAS - L’infortunio all’ultimo di Manolas costringe Ancelotti a schierare Luperto al posto del greco e, complice l’assenza di Ghoulam, a non avere giocatori difensivi in panchina. Dove si siede, ancora una volta, Insigne: a sinistra gioca Milik. Col capitano anche Arek Milik: le parole al miele non bastano, in attacco c’è Lozano con Mertens. Nel Salisburgo, fuori a sorpresa Szoboszlai: dentro Daka per un undici di partenza ancora più offensivo. Per il resto, Marsch non sorprende.
OCCASIONE MERTENS, HAALAND SPAVENTA MA È FUORIGIOCO - Le due squadre partono a mille, letteralmente. Dopo un minuto Mertens ha sul piede l’occasione per bucare Stankovic, che però riesce a deviare in angolo. Pochi minuti dopo, Mwepu cerca la conclusione da fuori. La palla carambola sul corpo di Zielinski e finisce a Haaland, che insacca. L’arbitro Turpin dapprima convalida, poi rivede l’azione al gol è annulla il gol dell’1-0 austriaco: la posizione di offside del norvegese, il discrimine è tra giocata e deviazione involontaria. Prevale la seconda interpretazione: niente gol.
MARAMERTENS, 1-0 - Al 17’ arriva l’episodio che i quasi 1500 tifosi del Napoli arrivati sin qui aspettavano. E l’1-0 passa quasi in secondo piano: Malcuit mette dentro per Callejon, sponda aerea per Mertens che controlla e scarica un gran destro. Stankovic battuto, e sono 115: è questo il numero dei gol segnati da Mertens con la maglia del Napoli. Eguagliato Diego Armando Maradona, il belga punta adesso a Hamsik, primatista con 121 gol. Per la cronaca, appunto, è anche 1-0 in favore dei ragazzi di Ancelotti.
IL TORO VEDE ROSSO: CHE REAZIONE. E CHE MERET - Incassato il gol, i ragazzini terribili del Salisburgo non stanno certo a guardare. Anzi: la squadra di Marsch dà vita a una reazione furente, con Meret determinante prima su Haaland (un vero spauracchio), poi su Daka. Fronte Napoli: Lozano offre qualche spunto, Mertens prova l’eurogol da centrocampo. Fa male, ma al portiere Stankovic, che nel tentativo di prendere il pallone (comunque destinato fuori) si fa male ed è costretto a uscire: al suo posto dentro Coronel.
MALCUIT STENDE HWANG, HAALAND PAREGGIA SU RIGORE - Detto di Malcuit decisivo nell’azione dell’1-0, il francese è costantemente in difficoltà sul sudcoreano Hwang. Al 40’ lo stende platealmente in area e Turbin non può avere dubbi: calcio di rigore. Dal dischetto si presenta Haaland (poi ammonito per una scaramuccia con Di Lorenzo), che spiazza Meret: è 1-1, il risultato sul quale le squadre, pochi minuti dopo, riprendono la via degli spogliatoi.
ANCELOTTI CAMBIA, MERTENS SUPERA DIEGO - Viste le difficoltà in fase di manovra nel primo tempo, il tecnico del Napoli cambia la disposizione dei suoi: Zielinski va al centro, Fabian a sinistra. La prestazione del polacco non migliora di molto, mentre lo spagnolo si fa notare per una bella e testarda iniziativa. Poi sulla partita irrompe ancora Mertens: cross di Malcuit (croce e delizia) da destra, colpo di prima sul secondo palo. 2-1 Napoli a Salisburgo, 116 gol in maglia azzurra per il belga, che supera così Maradona.
FUORI LOZANO, DENTRO INSIGNE. E UNO-DUE SPETTACOLO - Trovato il vantaggio, Ancelotti toglie un Lozano più in palla ma non ancora convincente, per inserire Insigne. Haaland non ha però finito il suo spettacolo serale: sugli sviluppi di un calcio d’angolo il norvegese spunta alle spalle di Koulibaly e Malcuit (entrambi non attentissimi) e di testa batte Meret. Neanche il tempo per il pubblico di casa da festeggiare, che arriva il 3-2 del Napoli. Un gol liberatorio, perché lo segna Insigne, servito da Mertens, poi bravo e anche fortunato nel restare in piedi e battere Coronel col tocco morbido. La cosa più bella? L’abbraccio ad Ancelotti per esultare: cercato, bramato. Il segnale che i dissapori del passato sono ormai alle spalle.
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