No, l'Inter non è ancora pronta per imporsi in Europa. E' normale che sia così, anzi sarebbe impossibile l'incontrario. Le tre vittorie di campionato hanno gettato un po' di fumo negli occhi e fatto perdere un po' a tutti, addetti ai lavori, commentatori e giornalisti, l'obiettività. Questa è un'Inter che deve ancora crescere. Le fondamenta di questo nuovo progetto sono state gettate soltanto in estate, Conte ci sta lavorando da due mesi e poco più. Per questo motivo   dovevano essere prevedibili anche gare del genere.

Sento tantissimi tifosi sconsolati, per loro quella di ieri sera è stata una prestazione inspiegabile. E invece è più che spiegabile, basta riguardarsi la sfida di sabato contro l'Udinese, lì l'Inter non ha affatto brillato. Nemmeno a Cagliari la prestazione è stata indimenticabile, tutt'altro. Ha vinto sì ma bastava guardare la faccia di Conte a fine partita per capire che diverse erano le cose che non andavano. 

Sbagliata anche la convinzione che l'ambiente neroazzurro ha maturato dal giorno del sorteggio in poi. Era da incompetenti pensare che lo Slavia Praga fosse una squadra materasso, i tre punti facili all'esordio. No, non era così e sta sera lo si è capito chiaramente. Non era difficile intuire che i cechi avevano qualità, che erano inferiori sulla carta ma tosti in campo. Basta rivedersi l'ultima edizione dell'Europa League per capire di cosa sto parlando. Il calcio non ammette errori di valutazione.

Conte è rimasto deluso, ci mancherebbe che non fosse così. Ma se davvero è tra gli allenatori più bravi al mondo sa benissimo che una squadra vincente non si costruisce in un giorno. Ai neroazzurri manca ancora armonia, manca un gioco chiaro. Non a caso già nel primo tempo, quando lo Slavia andava ad aggredire alto, soffriva terribilmente. Si è limitata a fare una partita di rimessa, troppo poco per una squadra con certe ambizioni importanti, troppo poco per vincere. L'Europa non è l'Italia e tutte le partite sono praticamente delle finali.

E meno male che l'ha riagguanta Barella, altrimenti ora saremmo qui a parlare di tragedia. Il pareggio con lo Slavia è grave per le possibilità di passaggio del turno, considerando che era l’unico bonus a disposizione ed è stato sprecato come l’anno scorso col PSV, solo questa volta nella prima partita. Dopo questa prima il cammino dei neroazzurri si è fatto in salita.

Complimenti invece ai cechi, che si confermano ancora una volta una buona squadra. Dopo l'esperienza in Europa League, interrotta ad un passo dalla finale, lo Slavia arriva a Milano e va ad un passo dal colpaccio. Dove arriverà non si sa ma intanto l'obiettivo terzo posto, se le prestazioni sono queste, può essere centrato. Una squadra che sicuramente, sia in casa che in trasferta, darà del filo da torcere a tutti.

Sezione: Primo Piano / Data: Mer 18 settembre 2019 alle 08:18
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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