Il difensore greco, Manolas, ha raccontato ai microfoni di Repubblica, alcuni aneddoti sulla vicenda Covid. Ecco l'intervista: 

Com’è il calcio a porte chiuse, Manolas? "Brutta cosa: per tifosi e giocatori. Il calcio ha bisogno della gente. Speriamo che si risolva presto". Cambia qualcosa anche in campo? "Mancano l’adrenalina e la concentrazione che ti dà il pubblico". Giocare in casa o in trasferta è lo stesso? "Il fattore campo conta un po’ meno, sì". 

Anche il Covid è terribile: pensa che sia giusto giocare in Spagna con la ripresa dei contagi? "Non spetta a me dirlo, ci vado per fare il mio lavoro e spero di farlo alla grande". Come calciatori vi siete sentiti tutelati in questa situazione? "Al Napoli ho perso il conto dei tamponi, oltre trenta. Sta andando bene, pensiamo al calcio". Si è lasciato alle spalle anche il lockdown? "È stato il periodo più brutto della mia vita, difficile pure dal punto di vista professionale. Mi hanno aiutato il mister, lo staff, i compagni: grandi professionisti". 

Sezione: Serie A / Data: Gio 06 agosto 2020 alle 11:00
Autore: Riccardo Molinari
vedi letture
Print