Per la terza volta nella sua storia il Napoli è agli ottavi di finale di Champions League. Nella sesta gara della fase a gironi, la squadra di Carlo Ancelotti ha battuto il Genk con un secco 4-0. Tre gol di Arkadiusz Milik e poker firmato da Dries Mertens per mettere un ginocchio una squadra già condannata al quarto posto prima del fischio d'inizio e quindi in campo con diversi giovani. Tra questi, il portiere classe 2002 Maarten Vandevoordt che dopo pochi secondi s'è avventurato in un dribbling tra due avversari e ha permesso al Napoli di passare subito in vantaggio. 

La partita nonostante diverse occasioni e quattro gol ha raccontato ben poco. Non ha raccontato nemmeno del sorpasso in classifica perché a Salisburgo, dopo aver sofferto per quasi un'ora, il Liverpool ha avuto la meglio della squadra della Red Bull e ha confermato il primo posto nel gruppo E. Condannando, quindi, il Napoli a un sorteggio più difficile.
La squadra di Ancelotti ha controllato la partita e l'ha chiusa già nella prima frazione. Tornato in campo dopo un mese e cinque giorni, Milik ha subito confermato di essere elemento imprescindibile per questo Napoli e con altri due gol ha permesso agli azzurri di rientrare negli spogliatoi sul 3-0. 

La partita s'è giocata su ritmi ben lontani da quelli ai quali ci ha abituato la Champions League. Anche nella ripresa, contro un Genk sottotono, il Napoli s'è limitato a controllare e dal dischetto con Dries Mertens ha fissato il punteggio sul definitivo 4-0.
Un traguardo storico conquistato nel silenzio di un San Paolo a tratti surreale. 

Sezione: Primo Piano / Data: Mar 10 dicembre 2019 alle 21:00
Autore: Redazione Eurochampions
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