C'era una volta una squadra che doveva esordire al Maksimir di Zagabria nella sua prima storica partita di Champions League. Sorteggio facile, con Shakhtar e Dinamo, tanto da pensare che fosse (quasi) tutto in discesa. Peccato che dopo 45 minuti, in Croazia, il risultato fosse già 3-0, alla fine un poker senza grosse speranze di replica. C'era una squadra che giocava contro lo Shakhtar Donetsk, a San Siro, perdendo per 2-1 all'ultimo minuto, sbagliando un rigore e pensando che oramai fosse già finita la propria avventura in Champions League. E poi, all'Etihad, grandi complimenti per la prima mezz'ora (da grande), l'1-0 di Malinovskyi, salvo poi prendere una cinquina da Guardiola.

QUALCOSA È CAMBIATO - Totale: 11 gol subiti, 2 fatti, 0 punti. L'idea che l'avventura continentale fosse finita ancor prima di iniziare. La seconda gara di San Siro, con il City, ha fatto scattare una molla. Vantaggio subito con un super Sterling, qualche ondata, un rigore prima concesso e poi tolto dal Var. Il gol di Pasalic, 1-1, l'espulsione di Claudio Bravo e la parata di Walker su Malinovskyi. L'1-1 ha dato una nuova linfa a un'Atalanta che pensava di essere già fuori. Poi il 2-0, perentorio, con la Dinamo Zagabria, senza subire tiri in porta. E lo 0-3 a Kharkhiv, dove le italiane ballavano (e perdevano spesso) per la felicità di tutti.

È DIVENTATA UNA GRANDE? Così, dopo la partita con il Valencia (e la vittoria per 4-1) la domanda può sorgere spontanea. L'Atalanta è diventata una grande del calcio europeo? Probabilmente è meglio evitare di dare etichette anzitempo, prima del ritorno. Ma è indubbio che il piglio, l'idea di gioco, anche la sfrontatezza raccontano di un undici che non ha paura di attaccare. E, anzi, quando perde l'intensità del correre in avanti, imbarca e prende acqua, rischiando di subire tanto, troppo. L'entrata di Cheryshev ha minato delle certezze, ma anche nel primo tempo la situazione era simile: tante occasioni per il Valencia, niente reti, ma qualche brivido. Al Mestalla si ballerà e non il tango, ma in trasferta i nerazzurri hanno anche fatto meglio che in casa.

Sezione: Primo Piano / Data: Gio 20 febbraio 2020 alle 10:07
Autore: Redazione Eurochampions
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