Subire il gol del pareggio nei minuti di recupero è una beffa di per sé, figuriamoci per un errore arbitrale macroscopico dopo un altro errore altrettanto evidente di Florenzi sottoporta. La Roma era a un passo dai tre punti che le avrebbero regalato la testa del girone, che le avrebbero dato respiro e fiducia in un momento in cui sembrava andare tutto storto con risultati mediocri e condizioni fisiche fin troppo precarie.
 
Eppure, la partita che poteva essere 
della svolta, è stata l'emblema della continuità. L'errore di Collum (e ve ne parleremo tra poco) è l'ultimo di una lunga serie che vede la Roma puntualmente punita. 
A partire dalla trasferta di Bologna è stato un climax di decisioni arbitrali contrarie che sembrava culminato con la performance di Massa all'Olimpico contro il Cagliari. 

Così non è, e l'abbaglio di Collum - internazionale dal 2006 - è francamente intollerabile. Ciò che è successo era chiaro a tutti tranne che per il fischietto scozzese: su un cross dalla trequarti, Elvedi colpisce di testa e involontariamente Smalling allontana colpendo la palla in pieno volto.
Collum vede un fallo di braccio di Smalling e fischia rigore, prontamente realizzato e che regala il pari al Borussia al 95esimo.

Non vi è nulla da dire sull'episodio, non c'è alcuna interpretazione su cui discutere, l'irregolarità non esiste, e il buonsenso vorrebbe che non esistesse nemmeno un direttore di gara così esperto che possa commettere uno sbaglio del genere. 

Il var in Europa League non è previsto, ed è comprensibile che questo avvenga nella fase a gironi che disputano decine di squadre internazionali prive di stadi e impianti all'avanguardia, ma crediamo opportuno che dalle fasi finali questa novità possa essere introdotta. Ci salva da una mediocrità arbitrale sempre maggiore e da gaffe intollerabili.

Sezione: Europa League / Data: Ven 25 ottobre 2019 alle 08:33
Autore: Gianluca Marianini
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